Ancora comunemente conosciuto con il nome di Lomonosov, Oranienbaum è il più antico dei Palazzi Imperiali vicino a San Pietroburgo, e anche l'unico a non essere catturato dalle forze naziste durante la seconda guerra mondiale. Fondato dal principe Menshikov, il più stretto consigliere di Pietro il grande, il Grand Palace è uno degli esempi più opulenti di architettura petrina ad essere sopravvissuto al presente, anche se fino a poco tempo fa il palazzo stesso è stato notevolmente trascurato.
Dopo la morte di Menshikov, Oranienbaum passò allo Stato, e fu usato come un ospizio fino a quando, nel 1743, fu regalato da Elisabetta al nipote, il futuro Pietro III. Pietro fece di Oranienbaum la sua residenza estiva ufficiale e, in un angolo del parco, ordinò la costruzione di un Castello e di una piccola cittadella presidiata da guardie.
Questo insieme peculiare, chiamato Petershtadt, fu in gran parte demolito durante il regno di Pavel. Antonio Rinaldi, l'architetto di origini italiane che ha anche progettato il Grand Palace in Gatchina e il Palazzo di Marmo a San Pietroburgo, fu commissionato da Pietro nel 1758 di costruire un palazzo in pietra accanto alla fortezza, e questo sopravvisse.
Dopo che Pietro fu deposto, al Rinaldi fu commissionato, da Caterina la Grande, la costruzione del Palazzo cinese, come sua residenza ufficiale di campagna. Tuttavia, Caterina trascorse poco tempo ad Oranienbaum, che aveva imparato ad odiare durante il suo matrimonio con Pietro, ed alla fine del 18° secolo la tenuta fu trasformata in una Accademia Nvale.
Il palazzo divenne nuovamente residenza imperiale sotto il regno di Alessandro I e mantenne tale status fino alla Rivoluzione, quando fu subito aperto come museo. Benché non sia mai occupato dai tedeschi, Oranienbaum fu bombardato durante la guerra e, mentre il Gran Palazzo Menshikov sopravvisse intatto, al restauro fu data priorità inferiore rispetto alle più famose tenute di Peterhof e Carskoe Selo. Oggi, il piccolo ma elegante parco è stato quasi completamente ristrutturato, mentre il pieno ripristino dei palazzi ha finalmente avuto un impulso concreto negli ultimi dieci anni.