Il secondo foro più grande del mondo (superato solo dalla miniera di rame di Bingham nello Utah) è una miniera di diamanti a cielo aperto situata nella periferia di Mirny, piccola cittadina nella Siberia orientale, nella repubblica autonoma della Yakutia. A vederla dall'aereo sembra una città uscita da un film di fantascienza! La voragine assomiglia al createre che si forma a causa di uno schianto di un meteorite sulla terra, mentre per molti è la rappresentazione dell'inferno dantesco con i gironi che via via avanzano in profondità verso il sottosuolo.
Il processo di esatrazione ebbe inizio inizio nel 1955 ed oggi la miniera è profonda 1722 piedi (525 metri) ed è larga 3,900 piedi (1,25 chilometri). Stalin ordinò la costruzione della miniera per soddisfare l'esigenza dell'Unione Sovietica di aumentare la produzione industriale del dopoguerra. Qui furono raccolti il 25% di tutti i diamanti del mondo (10 milioni di carati di diamanti all'anno). La miniera fu aperta in condizioni climatiche davvero estreme: qui l'inverno è molto rigido e congela il terreno rendendo difficile ogni scavo, ma ben presto la cava divenne il centro della produzione di diamanti in Russia. Le operazioni a cielo aperto vennero chiuse nel 2009, gli scavi furono terminati ed adesso la ricerca dei diamanti prosegue in galleria, attraverso specifici macchinari sotterranei.
Lo spazio aereo sopra la miniera di Mirny è chiuso. Il foro nel terreno è così grande che il flusso d'aria risucchia elicotteri e piccoli aerei.
La città di Mirnyj, che sembra esser fondata su un precipizio, è situata 820 chilometri a ovest del capoluogo Yakutsk, sul fiume Ireljach, ed è servita da un aeroporto. Venne fondata subito dopo la scoperta del giacimento dei diamanti e subito si sviluppò raggiungendo una quota di 40000 abitanti. Successivamente il numero degli abitanti scese ed oggi se ne contano circa 35000.
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