La Casa Museo di Maxim Gorky a Mosca è un affascinante palazzo in stile Liberty, progettato da Fyodor Shekhtel e donato al celebre autore russo Maksim Gorkij nel 1931. La casa mostra portali scolpiti, affreschi sul soffitto, vetrate, una scala in pietra e all'esterno decorazioni in piastrelle. Oltre a questi fantastici elementi architettonici e decorativi, la casa contiene molti oggetti personali di Gorkj, compresa la sua ampia biblioteca e la sua collezione di statuine in avorio. Una piccola stanza nella cupola ospita, a rotazione, mostre di opere d'arte contemporanea.
Gorky era un uomo che conosceva il lato squallido della vita russa, come pochi altri autori prima. Non è un caso che ha scelto la parola "Gorky" (che significa "amaro") come suo pseudonimo. E' cresciuto in estrema povertà e ha raggiunto la fama con le storie cupamente realistiche di emarginati sociali, tra cui la sua opera più nota, "I bassifondi". Naturalmente, lo scrittore considerava la sua abitazione pomposa e ridicola, ma è stato un regalo che non poteva rifiutare, così la trasformò in un centro della vita culturale di Mosca. Stalin, inoltre, fu ospite qui.
Il rapporto di Gor'kij con i bolscevichi fu duro, ma quando Stalin salì al potere, lo scrittore divenne un oggetto di scena nella macchina della propaganda sovietica. Dopo la sua morte nel 1936, Gorky fu canonizzato come "santo patrono" della letteratura sovietica.