Il Palazzo d'inverno è l'edificio più famoso di San Pietroburgo, non solo domina fisicamente la Piazza del Palazzo e l'argine sud del fiume Neva, ma svolge anche un ruolo politico, simbolico e culturale nella storia della città.
Il Museo Hermitage rapresenta la più popolare attrazione di San Pietroburgo, uno dei più grandi e prestigiosi musei al mondo, l'Hermitage è un "must-see" per tutti i viaggiatori che per la prima volta visitano la città. Nella collezione del museo sono presenti oltre 3 milioni di pezzi: dai capolavori impressionisti a gli affascinanti tesori orientali.
La maggior parte dei visitatori preferisce organizzare una visita guidata per garantire che ci sia sufficiente tempo per ammirare i punti salienti della collezione ed evitare le code all'ingresso.
La maggior parte della collezione dell'Ermitage è ospitata nel Palazzo d'Inverno, ex residenza ufficiale degli zar Romanov. Tuttavia, ci sono una serie di altri siti che costituiscono parte del Hermitage.
Fondato da Caterina la Grande, che acquistò opere d'arte in massa da aristocratici europei, fu arricchito dai suoi successori.
La collezione dell'Hermitage è incredibilmente varia: da antichi manufatti siberiani ai capolavori di Matisse e Picasso. Altrettanto impressionanti sono le "State Rooms" del Palazzo d'Inverno, testimonianza dell'incredibile ricchezza e dei gusti stravaganti dei Romanov.
SALONI PER CERIMONIE
Normalmente la prima cosa che i visitatori vedono entrando al Museo Statale Ermitage sono le stanze per le cerimonie ubicate al primo piano del Palazzo d'Inverno alle quali si accede salendo la Scala del Giordano, a destra dell'ingresso principale. Le "State Rooms" hanno assistito ad alcuni degli eventi più significativi della storia russa, e rappresentano il luogo dove avvenivano le cerimonie della corte imperiale.
Progettate e decorate dagli architetti di corte che hanno costruito il Palazzo d'Inverno e gli edifici adiacenti, tra cui Bartolomeo Rastrelli e Giacomo Quarenghi, le "State Rooms" devono la loro veste attuale a Vasiliy Stasov, che era il responsabile per il loro restauro dopo il grande incendio nel 1837. Il suo rigoroso gusto neoclassico è andato in qualche modo a tonificare gli eccessi rococò dei suoi predecessori.
Fra le stanze vanno annoverate: la spettacolare sala degli stemmi, con le sue grandi statue in stucco e i lampadari decorati, la Sala di San Giorgio, il trono principale del palazzo che misura 800 metri quadrati .
La Piccola Sala del Trono è dedicata a Pietro il Grande, con rivestimenti in velluto rosso ricamato con l'aquila dei Romanov. Nel 1812 si celebra la vittoria della Russia su Napoleone, il museo fu riempito di ritratti di comandanti militari della Russia e di grandi ritratti equestri di Alessandro I e Federico Guglielmo III di Prussia.
Le camere del Neva Enfilade, che si trovano ad ovest della Scala del Giordano, hanno una vista spettacolare sul fiume e sull'Isola Vasilevskiy. Furono decorate per Alexandra Fedorovna, moglie di Nicola I, utilizzando la malachite proveniente dagli Urali.
La "Nicholas Hall", che è stato utilizzata come sala da ballo principale del palazzo, è la Galleria degli zar russi, contiene molteplici ritratti di tutti gli imperatori Romanov.
ANTICHITA'
Situata al primo piano del Vecchio Hermitage, in questa sezione si trovano alcune fra le stanze più splendide del palazzo.
La collezione comprende reperti assiri, mesopotamici e manufatti egizi, nonché enormi quantità di statue greche e romane. Molte statue, come quelle che si trovano nella splendida "Sala di Giove", sono più decorative che storicamente significative, molte sono copie romane di originali greche.
Tra i reperti significativi troviamo: la superba collezione di vasi attici, con il loro design distintivo in bianco e rosso e la collezione di cammei antichi di Caterina la Grande.
Mentre gran parte dei reperti classici rappresenta la mania di collezionismo di Caterina e dei suoi successori, le sale dedicate ai reperti provenienti dalla costa del Nord del Mar Nero sono una testimonianza del lavoro più serio condotto nel 19° e 20° secolo da parte degli archeologi sovietici e russi. I reperti risultano affascinanti per l'immagine che danno della civiltà che occupava quest'area, dove influenze greche e romane si mescolavano con quelle barbare e con le tradizioni locali degli sciti. La collezione copre il periodo che va dal 6° secolo AC al 4° secolo DC, mettendo in evidenza una rara collezione di sarcofagi in legno e il contenuto di alcuni tumuli sepolcrali.
ARTE PREISTORICA
Questa affascinante collezione premierà i curiosi con una introduzione alla poco conosciuta cultura degli antichi popoli della Siberia.
Occupando due sezioni del piano terra del Palazzo d'Inverno, la storia della collezione risale al regno di Pietro il Grande, quando il principe Mikhail Gagarin portò dieci esempi di antica oreficeria della provincia di Tobolsk come un dono per l'imperatore nel 1715.
La maggior parte della raccolta proviene da scavi scientifici del 19° e 20° secolo e contiene elementi risalenti al lontano paleolitico, dai Carpazi fino alle profondità della Siberia.
I punti salienti della collezione sono gli esempi di oreficeria Scita e il contenuto dei tumuli funerari dell'Altai.
Degno di particolare attenzione è la raccolta di metallo delle culture koban e Colchain, che fiorì nella regione del Caucaso dall'età del bronzo e quella del ferro.
GALLERIA DEI TESORI (Possibile, su richiesta, con prenotazione obbligatoria e con supplemento)
Contenente le più preziose collezioni di gioielli e oro del museo. Questa galleria, particolarmente sorvegliata, ubicata al primo piano, rappresenta una notevole raccolta di reperti inestimabili, dall'antica oreficeria Scita e greca ai lavori dei gioiellieri di corte, tra cui Carl Fabergé.
L'ARTE DELL'EUROPA OCCIDENTALE (dal 13° al 19° secolo)
Rappresenta una parte fondamentale della visita al Museo Hermitage.
La collezione d'arte occidentale europea è una delle migliori al mondo! Contiene capolavori provenienti dai principali centri europei di sviluppo artistico.
Sulla base delle collezioni acquistate da Caterina la Grande per riempire le pareti del museo, la raccolta è stata ampliata nel corso degli anni, attraverso ulteriori acquisti.
Tra le opere più famose della collezione, che occupa il primo piano del Palazzo d'Inverno e il Grande Ermitage, troviamo i dipinti di Rubens e Rembrandt, due opere di Leonardo da Vinci: la piccola Madonna Benois del 1478 e la Madonna Litta del 1490-1491, le tele di Tiziano, Michelangelo, Caravaggio, El Greco, Goya... solo per citarne alcune.
Meno di moda, anche se ugualmente impressionanti, sono le grandi collezioni di pittura neoclassica francese, in particolare le opere di Poussin e Lorrain. Anche la collezione di arte inglese contiene tele degne di nota da Gainsborough a Reynolds.
ARTE MODERNA EUROPEA
La superba collezione di arte moderna del Museo Hermitage è costituita da capolavori della pittura impressionista e post-impressionista francese, fra cui le più grandi collezioni al mondo di opere di Picasso e Matisse.
La collezione di Picasso comprende le più popolari opere dei primi periodi, del periodo blu del pittore, e alcuni capolavori cubisti, tra cui tre donne (1908) e una splendida Natura morta del 1913.
La raccolta di opere di Matisse è ancora più ampia, e culmina nella spettacolari opere "Musica" e "La Danza", tele di grandi dimensioni del 1910, commissionate entrambe da Sergei Shchukin, un filantropo di Mosca, tra più accaniti sostenitori dei pittori prima della prima guerra mondiale. Ivan Morozov, un altro moscovita, è stato altrettanto significativo come acquirente iniziale di opere di entrambi gli artisti.
Capolavori impressionisti includono anche alcune importanti opere del Monet, in particolare il suo Turneresque ponte di Waterloo del 1903, due deliziose scene di vita parigina del Pissarro, e collezioni significative di opere del Cézanne, Van Gogh, Gauguin e Renoir.
La parte dedicata all'arte moderna occidentale si conclude con una piccola collezione di arte moderna russa pre-rivoluzionaria, tra cui quattro tele di Vasiliy Kandinskiy e il famoso Quadrato nero di Kazimir Maleevich.
ARTE ORIENTALE
Situata al terzo piano del museo, al di là delle affollate sale di arte moderna europea, questa sezione è quasi sempre vuota anche in alta stagione. Questo è davvero un peccato, perché la raccolta, anche se inconsistente in termini di qualità, contiene alcuni reperti affascinanti.
Particolarmente degni di nota sono i reperti archeologici riportati dagli scavi lungo la Via della Seta in Asia centrale, in particolare la collezione di manufatti da Khorezm e Pendjikent, città moderne in Uzbekistan che hanno prosperato dal 1° al 8° secolo D.C.
Questi includono sculture lignee e in pietra, dipinti murali straordinariamente ben conservati. Risulata anche affascinante la collezione di argenteria e pietre incise dall'Iran.